2º giorno: Caos / Day #2: the Chaos
Tutta la notte con questa consapevolezza in testa, e una vocina che dentro di me gridava : «non la voglio, lasciami in pace con il mio caos! Io sto bene qui.»
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Al risveglio le prime cose che mi vennero in mente furono relative alla follia, alla stanchezza oppure a una menopausa precoce, quasi come se ritagliarsi del tempo fosse una cosa illegale.
Allora pensai a un gioco, mi diedi una scadenza a breve termine (brevissimo in realtà): per una settimana, prendermi 12 minuti al giorno e dedicarmi a qualcosa che mi facesse sentire bene.
Così mi sono presa il mio primo appuntamento con lo specchio!
Noi donne aspettiamo sempre un’occasione per un bel vestito, per prenderci cura e per farci belle. E questo è un errore che commettiamo, perché quella occasione siamo già Noi!
All along the night with this awareness in mind and a little screaming voice inside of me: «I don’t want it, leave me on my own confusion! I’m fine here.»
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When I woke up, I though I was crazy, tired or maybe in a premature menopause. It seems taking time for me was illegal.
So I thought about a game with a short deadline: taking 12 minutes a day for a week in order to do anything could make me feel good.
Then, I fixed an appointment with my mirror!
We always wait for an opportunity to dress up a beautiful cloth or taking care of us but actually this is a mistake because We are the real opportunity!
Daniela pecci
La tua consapevolezza è comune a tutte noi anche se a volte ci piace dimenticarla. Perderla un poco x poi ritrovarcela davanti con più grinta di prima!!