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Il dialogo con la paura / A dialogue with fear

Le nostre paure diventano le nostre debolezze, l’ho capito solo adesso dopo anni di sofferenza, anni passati a domandarmi cosa avessi di sbagliato io per sentirmi così sola.

Ma il punto è che non avevo niente di sbagliato, avevo solo paura.

Paura di sbagliare, di non essere all’altezza della situazione, di deludere ma soprattutto paura di lasciare andare.

Se ci pensate, tutti siamo attraversati da questi stati d’animo, almeno qualche volta nella vita e la differenza la fa il modo in cui riusciamo a liberarcene.

Questo non ci viene insegnato a scuola e forse nemmeno in famiglia, perché da queste due “istituzioni sacre” si apprendono delle regole per poter muoverci nella società in cui viviamo, ma per scoprire chi siamo e di conseguenza per non avere paura, dobbiamo fare i conti con noi stessi.

Quando ci fermiamo a fare questi conti?

Solo quando la paura si trasforma in debolezza perché, in quel momento iniziamo a percepire il desiderio di liberarcene, se vogliamo sentirci bene.

Sbaglieremo, cadremo, ci sentiremo inadeguati, delusi…tante volte, allora significa che stiamo vivendo, non siamo deboli. Quindi nessuna paura!

Vi confesso che la mia paura più grande è sempre stata quella di essere abbandonata e così puntualmente accadeva. Le mie relazioni finivano tutte con un abbandono e se non era lui ad andarsene, lo facevo io. Si perché non poteva finire diversamente, tutta l’energia era concentrata sulla fine fin dall’inizio. Sembra un paradosso, ma funziona proprio così! Fino a quando non ho messo a tacere questa paura.

Sapete in che modo?

Iniziando a parlarne.

E Voi, di che cosa avete più paura?


Our fears become our weakness, I understood it now after years of suffering, years spent wondering what was wrong with me to feel so lonely.

The point is I had nothing wrong with me, I was just afraid.

I was afraid to make mistakes, afraid not to be enough, afraid to disappoint but especially afraid of letting go.

If you think, we all move through these moods, sometimes in life at least, and the way we get rid of it makes the difference.

Nobody teaches us that at school and perhaps to even in the family, because from those two “sacred institutions” we learn some “rules” to move steps in the society where we live, but we have to deal with us in order to find out who we really are and consequently not to be afraid.

When do we stop ourselves and face us?

Only when fear turns into weakness, because in that moment if we want to feel good, we begin to perceive the desire to get rid of it.

We’ll fail, we’ll fall, we will feel inadequate, disappointed…so many times, then it means we’re living, we’re not weak. So, no fear!

I confess you my greatest fear has always been to be abandoned and so mathematically happened in my life. My every relationship ended up with an abandonment and if it wasn’t because of him, it was because of me. Yes, like there was no other way, all the energy was focused on the end of the relationship, since the very beginning. It sounds like a paradox but it works just like that! Until I muted this fear.

Do you know how?

Starting to talk about it.

And you, what do you fear most?

Comments (8)

  • liago

    Io invece ho paura di mia moglie! 😱

    • mychicmirror

      😳 ma... com’è possibile? 😂 😂 Dai è uno scherzo, vero?!

  • Elisa

    ... Forse avrei paura di non avere paura.... La paura non è un pericolo ma una risorsa.. è fondamentale per la nostra esistenza. Avere paura ci permette reazioni velocissime, e scatena emozioni potenti. Non bisogna rifiutare la paura ma allenarla in modo che non ci limiti ma sia una risorsa e quando questo accade non si diventa coraggiosi ma semplicenente "presenti"... Ho avuto paura nel camminare da sola in città che non conoscevo la sera... Ho avuto paura di suonare in pubblico.. Pian piano l'ho educata e il brivido che spesso crea si è allenato a diventare sensazione di "forza"

    • mychicmirror

      Ciao Eli, sono assolutamente d’accordo con te e con la tua percezione della paura. Grazie di cuore per questa condivisione. Sai che ho letto, non molto tempo fa, di una Signora scozzese di nome Jo Cameron che a causa di una mutazione genetica non prova dolore fisico né psicologico. Allora pensavo... chissà se Jo conosce la paura?! 🤔🤷🏻‍♀️

  • Giacomo

    La mia paura più grande non è quella di morire, bensì quella di non vivere abbastanza da portare a termine i desideri che mi sono rimasti.

    • mychicmirror

      Caro Giacomo, la tua paura è comprensibile e legittima ma io credo, proprio perché non ci è dato sapere fino a quando vivremo, che già avere desideri da realizzare ci porti in una dimensione che non conosce spazio temporale. E se tu condividerai questi tuoi desideri, essi continueranno a viaggiare 🧭 🧳 ❤️

  • Giacomo

    Chi non ha paura? Solo gli arroganti e presuntuosi. Qualcuno un giorno mi disse: “È meglio che la vita ti prenda a schiaffi anziché lasciarti indifferente”. A volte, capisco, la vita ti riempie di botte. Tuttavia, quegli schiaffi servono per imparare, per fortificarsi, per prendere decisioni, per cambiare idea e per non interrompere quel cammino chiamato crescita interiore. Dobbiamo avere il coraggio di arrenderci alle proprie emozioni, da qui naturalmente nasce la paura, per combattere demoni e draghi che in realtà vivono dentro di noi: ci tengono emotivamente in ostaggio e se vogliamo sconfiggerli dobbiamo paradossalmente spogliarci di maschere e scudi e gettare il cuore oltre l’ostacolo... Un abbraccio 😊

    • mychicmirror

      Buongiorno 😊! Grazie per queste tue significative parole. E la tua paura più grande, qual è? Un abbraccio

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