Il telecomando / The remote control
Ti hanno detto che così non vai bene, devi cambiare.
Ti hanno fatto credere di avere la verità in mano, devi seguirli.
Ti hanno suggerito di crescere, comprendere, omologarti, tacere, obbedire… praticamente ti stanno dicendo di non esistere.
Ma non è questo che conta.
Tu lo stai facendo e dimmi, perché?
Credi che esista qualcuno con i super poteri? Qualcuno che sappia cos’è giusto o sbagliato per te? Perché in tal caso, lo vorrei conoscere anch’io, sai quanti sbagli eviterei di commettere.
Non saprei che sapore ha una ferita e forse non conoscerei nemmeno il dolore di una caduta…
Però adesso che ci penso, io grazie a quella ferita ho capito qualcosa in più di me stessa e quando sono caduta, ho acquisito nuove forze che non conoscevo per rialzarmi e poi a me piace il colore blu non mi interessa se il rosa fa tendenza… e ho anche scoperto che dire quello che penso mi fa sentire meglio. Non voglio più tacere.
Allora sai che c’è, non mi interessa conoscere chi ti sta telecomandando e anzi se io fossi in te, disattiverei il tasto on.
L’unica voce che ti può guidare, è la tua.
Tutto il brusio che senti la fuori, altro non è che il lamento di chi non è capace di migliorare la propria di vita e così decide di occuparsi di quella degli altri.
Non annullarti, scegli di esistere… è il più bel regalo che puoi farti, ma attenzione è solo un consiglio.
They told you this is not good, you have to change.
They made you believe they have the truth in their hand, you have to follow them.
They suggested you to grow up, to understand, to homologate, to be silent, to obey… they’re practically telling you not to exist.
But that’s not what matters.
You are doing it and tell me, why?
Do you think there’s someone with super powers? Someone knows what’s right or wrong for you? Because in that case, I’d like to know him too, you know how many mistakes I would avoid committing.
I don’t know what a wound tastes and maybe I wouldn’t even know the pain of a fall…
But come to think of it, thanks to that wound I understood something more about myself and when I fell, I gained new strength that I didn’t know to get up and then I like the blue color I don’t care if pink is trendy… and I also found saying what I think makes me feel better. I want to be silent no longer.
Then you know what? I don’t care who is remote controling you and if I were you, I’d disable the on button.
The only voice can guide you, it’s yours.
All the buzz you hear out there is nothing more than the lament of those who are unable to improve their own life and so they decide to take care of the others’ one.
Do not cancel yourself, choose to exist… it’s the best gift you can give to yourself, but be careful: it’s only a suggestion.
Comments (6)
-
Flavia
Di quello che hai scritto bisognerebbe fare un manifesto!! Me lo sono salvato sulle note del cellulare per rileggermelo tutte le volte che ne avrò bisogno...Parole meravigliose mia cara 💖💕💓🌼
-
Ornellina
Usare la propria testa..i propri gusti ..seguire la vita con l esperienza acquisita in ogni cosa..fidarsi del proprio istinto .anche sbagliare per correggerci e essere positivi..sapere ascoltare 🎧..credo sia una saggezza e consapevolezza di Noi!! Insomma volerci molto bene 💝
-
Lucia
Sono quella che sono anche grazie ai miei sbagli e alle mie sofferenze. Ma è così che sono diventata più forte❤🍓🙋♀️
Flavia
Ah non avevo visto questa opzione!! Grazie ancora!! Ti voglio tanto bene anche io ❤️🌺