Sopravvissuta / Survived

La verità è che non sono ancora in grado di proteggere il mio cuore.

Ho provato a bendarlo, a chiuderlo a chiave, a mettergli delle toppe… ma ugualmente viene travolto dalle emozioni, ahimè di qualsiasi natura.

Certo perché, quelle belle chi non le vorrebbe? Ma delle emozioni negative ne faremmo volentieri a meno. Anzi, per quanto mi riguarda, le baratterei per una manciata di sassolini nelle scarpe. Credimi fanno meno male di una delusione, di una cattiveria o dell’ ignoranza e poi, te ne puoi liberare più facilmente.

Per questo ogni anno, arrivata al 31 dicembre, la sensazione che provo, è quella di essere sopravvissuta e scalza.

È come se il mio cuore fosse stato bombardato, raso quasi al suolo da una guerra interiore che non conosce armistizio. L’eterna lotta fra il bene e il male.

E quando penso che sia tutto finito, resta vivo quel minuscolo pezzettino, che non avevo notato e che piano piano ricostruisce la sua città pulsante.

Il cuore è forte, il mio me l’ha dimostrato e forse non ha bisogno di essere protetto, piuttosto va incoraggiato.

“Cuore mio… resisti! In fondo si tratta solo dell’ennesimo sassolino. Si lo so, è fastidioso ma non ti preoccupare, adesso corro al mare, mi tolgo le scarpe e inizio a nuotare.”

The truth is, I’m still unable to protect my heart.

I tried to blindfold him, to lock him up, to put patches on him… but equally it is overwhelmed by emotions, alas of any kind.

Sure because, who wouldn’t want the beautiful ones? But we would gladly do without negative emotions. In fact, as far as I’m concerned, I’d trade them for a handful of pebbles in my shoes. Believe me they hurt less than a disappointment, a wickedness or ignorance and then, you can get rid of it more easily.

This is why every year, arriving on December 31st, the feeling I get is that of having survived and barefoot.

It’s as if my heart has been bombed, almost razed to the ground by an inner war that knows no armistice. The eternal struggle between good and evil.

And when I think it’s all over, that tiny little piece remains alive, which I hadn’t noticed and which slowly rebuilds its pulsating city.

The heart is strong, mine has shown it to me and maybe it doesn’t need to be protected, rather it should be encouraged.

“My heart… hold on! After all, it is just another pebble. Yes, I know, it’s annoying but don’t worry, now I run to the sea, take off my shoes and start swimming.”